I sovrani britannici considerano da secoli gli animali domestici membri di famiglia. “Se non fosse per le facce oneste dei cani, dimenticheremmo l’esistenza della stessa sincerità”, disse la Regina Vittoria, che la sera della sua incoronazione, a diciannove anni, stremata da una giornata faticosa ed emozionante, volle occuparsi personalmente del bagno al suo cane, prima di ritirarsi a tarda ora.
In un dipinto del 1635, tre figli di Re Carlo I sono in compagnia di due bellissimi esemplari di Cavalier King Charles Spaniel, una razza diffusa dal paffuto maschietto ritratto nel quadro, che sarebbe salito sul trono d’Inghilterra con il nome di Carlo II. Dobbiamo a lui un decreto che permetteva ai cuccioli di poter entrare in qualsiasi luogo pubblico, comprese le sale del Parlamento.

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