Qui a Campo Imperatore ci viviamo fra i lupi. Io ho 2.000 pecore, eppure in due anni non ne ho persa neanche una. La salvezza nostra è l”arma bianca’, i cani pastori abruzzesi. Io ne ho 20″.

Giulio Petronio è uno dei 15 allevatori del Consorzio del Canestrato di Castel del Monte, saporito formaggio tipico di questo piccolo comune, alle pendici del Gran Sasso, in provincia dell’Aquila. Con le pecore Giulio ci vive, e i lupi per lui sono un problema. Ma è un problema che a suo avviso si può risolvere senza abbattere questi predatori, come prevede (pur come estrema ratio) il contestato Piano lupo del Ministero dell’Ambiente.
Basta ricorrere ai sistemi collaudati da millenni, che negli ultimi decenni erano caduti in disuso per la quasi estinzione di questi animali: recinti per le pecore, e soprattutto robusti cani da guardia. Gli splendidi pastori abruzzesi, grandi animali dal pelo folto e candido. Mansueti con gli uomini e le pecore, implacabili coi lupi. Questi ultimi sanno con chi hanno a che fare, e girano alla larga.

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