Il sacerdote vegetariano dice no ai cani davanti alla chiesa. E rivendica la proprietà del giardino di fronte al sagrato, attirandosi le ire di animalisti e padroni abituati a portare gli animali a «sgambare» proprio in quell’area verde. Il terreno dello scontro è il piccolo parco che precede la chiesa di Sant’Antoni0 Abate a Villa Pasquali, frazione di Sabbioneta (patrimonio Unesco) nel Mantovano. Qui il parroco ha da poco posizionato un cartello che impone il «divieto di introdurre cani», con tanto di disegno esplicativo a scanso di equivoci.
Mugugni e proteste a mezza bocca dei cittadini, messaggi ironici che circolano sui social network contro la decisione. Il giardino, a memoria dei villesi, è sempre stato libero e accessibile a tutta la collettività. La nuova segnaletica è vista come uno sgarbo indigesto, quasi contro la tradizione. «L’area è sempre stata aperta — conferma il sindaco del paese, Aldo Vincenzi —, ma non posso né voglio intervenire a proposito di questa scelta perché il terreno non è di competenza del Comune, bensì privato. E non mi sono arrivate richieste particolari in merito». Anche se ammette di aver captato il malumore nella frazioncina, preferisce non mettere il becco nella diatriba.

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