Una seconda possibilità. E’ quella che chiedono i tanti randagi ospitati nei rifugi della California, la stessa che aspettano anche i detenuti del carcere di massima sicurezza che scontano pene molto lunghe.

Per questo, fare incontrare detenuti e cani, anche nel chiuso di una cella, è per entrambi un passo verso la libertà. A faro è il programma Pawsitive Change, che ha come obiettivo quello di riabilitare sia gli umani che gli animali, a partire dall’interno.

“Gli diamo una possibilità e quello che ci hanno mostrato è incredibile: i detenuti hanno preso i cani più difficili e li hanno trasformati. Nel processo, hanno trasformato anche se stessi”, ha raccontato Zach Skow, uno dei promotori.
I cani che partecipano al progetto, infatti, sono stati salvati dalle gabbie in Cina, Corea e Thailandia, dove vengono allevati per poi finire al macello, oppure dai canili della California dove aspettavano di venire soppressi. Per 14 settimane, questi animali dal passato difficile hanno vissuto insieme ai detenuti, che si sono occupati di loro 24 ore su 24.

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