«Raccoglila, altrimenti la pesti e te la porti a casa». Gli adulti non se sono stati capaci, e allora hanno dovuto pensarci i bambini. Via Germonio, zona Aeronautica. Intorno alle scuole del comprensorio King Milia ogni giorno chi transita deve fare un salto a ostacoli per evitare le decine di deiezioni canine lasciate da padroni maleducati. I più piccoli hanno iniziato a stufarsi e a parlarne in classe, fino a che le maestre non li hanno sentiti, e hanno deciso che avrebbero potuto essere loro a sensibilizzare gli adulti.

Il laboratorio
Oggi su via Germonio, via Rieti e corso Francia ci sono decine di cartelli, fatto dagli studenti, che chiedono ai padroni di cani di raccogliere le deiezioni, spiegando e sensibilizzandoli sul perché sia così importante. «Sono stati loro che hanno voluto fortemente questa piccola attività di protesta – racconta Valentina Paterna, la maestra che ha portato avanti il progetto insieme ai bambini -. Noi li abbiamo aiutati a individuare il target dei destinatari e la forma espressiva più adatta». Il laboratorio è durato un anno intero. Le prime fasi sono state di studio: capire chi fossero i maleducati e quale fosse il loro «modus operandi». E così sono stati scelti gli adulti, residenti della zona, che portano fuori il cane dopo il tramonto, approfittando dell’oscurità. Poi è venuta la scelta dello strumento. Una serie di cartelli plastificati con le immagini, ben visibili e leggibili dai padroni, con slogan immediatamente comprensibili, come fossero reclame di successo.

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