L’autunno fa lentamente capolino: il pensiero comune è che sia archiviato il rischio per i nostri amici a quattro zampe di essere “visitati” da fastidiosi parassiti, ma non è così.

La ragione è semplice: a causa dei cambiamenti climatici che hanno provocato l’innalzamento prolungato delle temperature anche in autunno e inverno, pulci, zecche e flebotomi (i vettori responsabili della trasmissione della Leishmaniosi) hanno allungato il loro ciclo vitale, e in molte zone d’Italia sopravvivono addirittura anche in inverno. Nessun animale, quindi, è mai a rischio zero. Neppure i moltissimi cani, ma soprattutto gatti, che vivono prevalentemente in casa.

“Anche gli animali che non escono di casa possono essere vittime di infestazioni, dato che il riscaldamento interno alle abitazioni permette ai parassiti, introdotti in modo del tutto inconsapevole magari proprio da noi ‘umani’, di trovare temperature più che adatte alla loro sopravvivenza – fa notare il dott. Marco Melosi, Presidente dell’AMNVI Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani -. Negli ultimi trent’anni, infatti, i cani e i gatti di famiglia hanno fatto un triplo salto di habitat: dal giardino al divano, e poi direttamente al letto. I nostri amici a quattro zampe vivono sempre più a stretto contatto con noi, e questo ci impone una maggiore attenzione alla prevenzione, all’igiene e un controllo sanitario periodico, questo anche per evitare il rischio di trasmissione di alcune malattie dall’animale all’uomo”.

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