Savana, Artù, Victor, «J», Grimm. Nomi e cuori di cani. Mur ha ancora una zampa fasciata: durante il suo lavoro sul suolo di Amatrice si è ferito, ma sul palco dell’Istituto Ciechi di Milano continua a giocare con i suoi simili.

I suoi simili sono cani, che hanno un cuore grande come case, è proprio il caso di dire, perché tra case in briciole hanno riportato alla luce vite intatte. Labrador, pastori tedeschi, jack russell che all’aurora del 24 agosto respiravano nel disastro. La terra sussultava e gli angeli a quattro zampe volavano a Amatrice, che forse un giorno diventerà il nome di una cagnolina.

Michela Vittoria Brambilla, presidente della Leidaa (Lega italiana difesa animali e ambiente), li ha voluti intorno a sé ieri per una premiazione speciale nella giornata mondiale del cane, il «Dog Lovers’ Day», celebrato anche a Shangai e Taiwan, promosso dalla World Dog Alliance. «Non sono solo eroi nazionali. I loro nomi hanno fatto il giro del mondo. Dobbiamo essere orgogliosi dell’esempio d’amore che hanno dato. Un motivo in più per lottare contro i paesi dell’Estremo Oriente che mangiano la carne di cane» ha sottolineato l’onorevole Brambilla.

 

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