La sua casa. Le rivone di quella che era l’abitazione che condivideva con i suoi padroni. L’immagine sta facendo il giro del web ed è diventata un simbolo delle commemorazioni a un anno dal terremoto che ha messo in ginocchio Amatrice, Accumoli, Arquata del Tronto, Norcia e tutto il Centro Italia.

Il bel labrador è accovacciato di fronte alle macerie. Il muso triste. Come riporta Libero, non è chiaro quale sia il suo passato e se i suoi padroni siano ancora vivi dopo le tremende scosse di un anno fa. Assomiglia molto a Bravo, anche lui un Labrador, il cane estratto vivo dalle macerie e che mentre i soccorritori cercavano di portarlo via alla morte ringhiava e abbagliava per difendere la sua casa distrutta.

Aveva la zampa posteriore ferita quando, tutto pieno di polvere e il dolore stampato sul viso, venne portato via da Amatrice mentre i suoi padroni – ancora vivi – venivano curati negli ospedali vicino alla cittadina laziale. Uno dei soccorritori, un carabiniere, che si era calato all’interno dell’ammasso di macerie raccontò a ilGiornale: “Non mi faceva entrare: è un cane forte”.

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