Il cane più famoso d’Italia ha riacquistato la libertà alle 14,09 di ieri, a favor di telecamere. Paparazzato come si conviene a una celebrità, sia pure a sua insaputa. A quell’ora il direttore del canile di Rovereto ha aperto la gabbia numero 11, dalla quale è schizzato fuori Casimiro detto Miro, 60 chili di pelo bianchissimo e amore incondizionato subito inghiottiti dall’abbraccio della sua famiglia umana. Dopo l’accusa di abbaiare troppo e nei momenti sbagliati, finiscono così 22 giorni di cattività canina, ma non la complicata vicenda legale che ha mobilitato i cinofili. Lanciata sul sito chance.org, la petizione che chiedeva la scarcerazione del pastore abruzzese con l’hashtag #FreeMiro ha raccolto 242 mila firme. Ma per Miro non è ancora il momento di celebrare la festa della Liberazione. Resta agli arresti, sia pure domiciliari: divieto di uscire di casa dalle 21 alle 7, mondo cane.

vai a La Stampa

Lascia un commento