Chi non ricorda Il dottor Stranamore, il fantastico film di Stanley Kubrick con Peter Sellers? Che raccontava un folle equivoco che condurrà il mondo alla guerra nucleare.

Per fortuna solo un film, ma la realtà, si sa, supera spesso la fantasia, di sicuro quella cinematografica. Dall’inizio della Guerra Fredda in poi, infatti, se ne sono viste delle belle. Anzi, non si sono viste, ma ci siamo andati vicini.

È una lunga e pazzesca storia raccontata da Vince Houghton, storico e curatore dell’International Spy Museum di Washington, nel suo saggio Il pipistrello bomba (Bollati Boringhieri) dedicato a tutti i progetti militari ideati, sperimentati e mai realizzati. Con largo uso di animali di ogni genere.

A cominciare dai gatti. Fu un’idea della Cia, si chiamava Acoustic Kitty, ovvero utilizzava gatti come cimici, dopo averli opportunamento operati, per spiare i sovietici. Solo che i gatti tendono a fare quello che vogliono, e l’unico che sembrava eseguire gli ordini finì stirato sotto una macchina. I gatti furono usati anche per alcuni test durante la Seconda Guerra Mondiale, da un’idea del chimico Stanley Lovell: lanciarli con una bomba attaccata alla pancia e un congegno direzionale contro le navi dell’Asse, sperando nell’istinto del gatto di non cadere mai in acqua. Ma i gatti persero i sensi durante i primi quindici metri di caduta e non se ne fece niente.

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