L’obesità del Nord America ha ‘contagiato’ i gatti domestici. Secondo uno studio condotto dai ricercatori dell’Ontario Veterinary College, infatti, i cittadini di Stati Uniti e Canada non si sono limitati a mangiare troppo per anni, ma hanno anche esagerato con croccantini e paté per i felini. Risultato? Il peso medio di una femmina sterilizzata è aumentato del 24% tra il 1995 e il 2005, mentre nei maschi si è registrato un +19% circa. Il lavoro è pubblicato sul ‘Journal of American Veterinary Medical Association’.

Secondo i ricercatori, il problema è passato in gran parte inosservato, perché i gatti vengono visitati dal veterinario meno spesso dei cani e hanno meno probabilità di essere pesati. Tra l’altro, è anche più difficile giudicare l’aumento di peso in un gatto a occhio, per via del pelo. “Come esseri umani sappiamo che dobbiamo sforzarci di mantenere un peso sano, ma per i gatti non c’è stata una chiara definizione di questo elemento, semplicemente non avevamo i dati”, ha detto al ‘Telegraph’ la ricercatrice Theresa Bernardo. Secondo il collega Adam Campigotto, che ha guidato la ricerca, “dobbiamo preoccuparci dell’obesità nella mezza età, perché sappiamo che può portare a malattie per i gatti come diabete, cardiopatie, artrosi e cancro”.

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