Per le associazioni dei medici veterinari e delle imprese dell’alimentazione animale e dei farmaci veterinari la giornata mondiale del cane è l’occasione per riportare l’attenzione sui costi che le famiglie devono sostenere per garantire agli animali d’affezione cure e alimentazione corretta. Una visita per il cane o il gatto, la razione quotidiana di cibo umido o secco sono infatti considerate, dal punto di vista fiscale, al pari dei superalcolici o dei ritocchi estetici senza fini terapeutici. In italia infatti su prestazioni veterinarie e alimenti per animali grava un’aliquota Iva del 22%, come sui beni di lusso, mentre in Germania, per esempio, in considerazione della quotidianità d’utilizzo e del ruolo degli animali d’affezione in società, l’aliquota Iva sugli alimenti per cani e gatti è al 7%.

vai a repubblica.it

Lascia un commento