Kesha è tanto bello quanto solo. Lui è infatti l’unico gatto presente a Barentsburg, il secondo insediamento in termini di popolazione delle isole norvegesi di Svalbard. Negli anni ’20, proprio a Barentsburg nacque il primo villaggio di minatori. Quando arrivarono sul posto portarono non solo strumenti e rifornimenti, ma anche alcuni gatti. Ai felini veniva infatti affidato il compito di cacciare i topi, anche loro arrivati sulle imbarcazioni con i primi coloni. Purtroppo però i gatti non prendevano solo di mira i roditori, ma anche gli uccelli migratori che da quelle parti nidificano a terra a causa della mancanza di alberi. Negli anni ’90, il governo norvegese ha così imposto il divieto di detenzione e allevamento di felini nell’arcipelago per proteggere l’equilibrio ecologico locale e non solo: secondo gli esperti, i gatti rappresentano una minaccia per la salute e la vita umana, poiché possono trasmettere la rabbia.

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