Tra le rocce polverose di un recinto di un rifugio pugliese, Nino, un dolce cane nero di media taglia, trova riparo in una piccola nicchia scavata nella roccia. L’immagine è toccante: un muso scuro e occhi profondi emergono dal buio, come se cercasse di scomparire da un mondo che non ha mai voluto guardarlo davvero. Nino è uno dei tanti cani “invisibili”, un termine che racchiude la sorte di tanti animali abbandonati, spesso ignorati semplicemente per il colore del loro pelo.

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