Ogni giorno, senza rendercene conto, insegniamo qualcosa al nostro cane. Un gesto, un tono di voce, un premio, perfino la nostra attenzione: tutto diventa un messaggio. La domanda è: che tipo di messaggio vogliamo trasmettere?
Possiamo educare il cane attraverso la paura, costringendolo a non sbagliare, oppure attraverso la motivazione, insegnandogli cosa fare e premiandolo quando ci riesce.
Il primo approccio (basato sulla punizione) porta spesso a stress, incomprensioni e a un legame fragile. Il secondo, quello del rinforzo positivo, costruisce fiducia, collaborazione e apprendimento duraturo.
1. Cos’è il rinforzo positivo
Il concetto nasce dalla psicologia comportamentale, in particolare dai lavori di B.F. Skinner sull’apprendimento operante.
In poche parole: un comportamento seguito da una conseguenza piacevole tende a ripetersi. Se un cane riceve un premio dopo aver eseguito un’azione, sarà più motivato a ripeterla.
Esempi semplici
Il cane si siede ? riceve un biscotto ? si siederà più volentieri in futuro.
Il cane torna al richiamo ? riceve una carezza e un gioco ? tornerà sempre più velocemente.
Il rinforzo positivo non è solo “dare bocconcini”: può essere un gioco, un’uscita, un “bravo!” detto con entusiasmo, una carezza o qualunque cosa il cane trovi gratificante.
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