Quando pensiamo all’Adhd immaginiamo bambini che non stanno fermi, che distraggono facilmente, che fanno fatica a seguire istruzioni. Ma il Disturbo da deficit di attenzione/iperattività è molto più di questo: è un disordine neuroevolutivo che coinvolge attenzione, impulsività, iperattività, difficoltà nel controllare gli impulsi, che può influenzare lo sviluppo, l’apprendimento e la qualità della vita. E non è una condizione che riguarda solo gli esseri umani.
Neurodivergenza canina
Negli ultimi anni, la ricerca scientifica ha dimostrato che anche i cani possono manifestare comportamenti che ricordano l’Adhd: comportamenti “neurodivergenti”, per usare un termine che sta guadagnando spazio anche fuori dall’umano, che indicano differenze nel modo in cui gli individui (o gli animali) elaborano stimoli, controllano la loro attività e reagiscono al mondo. È proprio per questo che un team internazionale guidato dall’Università Eötvös Loránd in Ungheria ha sviluppato un test diagnostico per cani, inteso a riconoscere quei segni sottili ma persistenti di iperattività, disattenzione e impulsività, e per capire se questi elementi influenzano negativamente la vita quotidiana del cane.
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