Uno studio pubblicato sulla rivista mBio delinea un inquietante scenario futuro in cui il migliore amico dell’uomo potrebbe diventare una minaccia per la salute mondiale. Il team della Icahn School of Medicine at Mount Sinai di New York ha raccolto una serie di dati che delineano la possibilità, in modo analogo a quanto successo con l’aviaria, che un virus influenzale “salti” dai cani agli esseri umani, dando il via a una pandemia.

SERVE UN OSPITE INTERMEDIO
La ricerca è partita da quanto scoperto in precedenti indagini, secondo cui il maiale è l’ospite intermedio preferito dai virus responsabili di numerose pandemie umane. Per questo motivo, spiega il coautore Adolfo García-Sastre, “abbiamo voluto identificare i virus dell’influenza che saltano dai maiali ai cani”. I ricercatori hanno sequenziato i genomi di 16 ceppi influenzali, isolati da 800 cani della Cina sud-orientale tra il 2013 e il 2015. I campioni sono stati prelevati da animali in cura dal veterinario per problemi respiratori, con influenza conclamata nel 15% dei casi. Le analisi di laboratorio hanno messo in luce una corrispondenza tra il materiale biologico esaminato e alcuni tipi di influenza suina, nonché con alcune recenti varianti dei virus dell’influenza canina.

vai a Quotidiano.net

Lascia un commento