L’estate è sinonimo di bel tempo e vacanze, ma anche di caldo, umidità e zanzare: un connubio noioso non solo per l’uomo, ma anche per i cani. Solite riprodursi e proliferare in presenza di acque stagnanti e acquitrini, le zanzare posso colpire anche gli animali diffondendo malattie molto pericolose. Una di queste è la filaria, a opera in particolare della zanzara tigre: quest’ultima può trasmettere un parassita capace di danneggiare l’apparato cardiopolmonare del cane.

Cos’è la filaria
La filaria è una malattia veicolata dalla zanzara, in particolare la tigre come anticipato, con maggiore presenza nelle zone acquitrinose, lacustri e con fonti di acqua dove l’insetto può replicarsi in abbondanza. A causa della puntura dell’insetto, viene immesso nel sangue del cane un parassita, noto come Dirofilaria immitis: un nematode le cui larve transitano nel sistema circolatorio fino a raggiungere i polmoni e il cuore. La crescita dello stesso può raggiungere formati notevoli, dai 12 ai 17 cm nel maschio e dai 25 ai 32 cm nelle femmine, causando così la filariosi cardipolmonare. Quando l’infezione coinvolge la cute, l’animale soffre invece di filariosi cutanea a opera del parassita Dirofilaria repens.

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