Tutto si aspettava, meno che un ammutinamento della sua muta. Il campione francese di corsa con slitta Nicolas Petit aveva cominciato la sua Iditarod, la celebre corsa con la muta di cani che attraversa l’Alaska, sotto i migliori auspici: l’anno passato era arrivato secondo e quest’anno sembrava ancora più in forma. Le prospettive erano ottime.
Poi Joey, uno dei 14 husky che trascinavano la sua slitta, ha cominciato a litigare con un altro cane della muta, e tutto si è fermato. Petit, preso alla sprovvista dall’incidente, ha cominciato a gridare contro i due cani e, come per magia, anche gli altri hanno smesso di obbedirgli. Un vero e proprio sciopero.
Il campione francese, dopo una serie di tentativi (nessuno andato a buon fine) di far ripartire la slitta, ha dovuto cedere alla testardaggine dei suoi cani, e accamparsi dalle parti del checkpoint Koyuk, a circa mille chilometri dall’inizio della gara. Era in vantaggio (la corsa può durare da una a due settimane, a seconda delle condizioni atmosferiche), adesso non ne è più così sicuro.

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