È sempre difficile affrontare il momento delle esequie di una persona cara; a maggior ragione, di un famigliare. La sua perdita, l’idea di doverla salutare per sempre, per tanti, è di difficile elaborazione e si fa fatica a riprendersi. Tra i soggetti scomparsi merita di essere considerato anche il cane, entrato, a tutti gli effetti, a fare parte della famiglia. Il momento del trapasso a quella che, si suppone, sia una miglior vita, del nostro amico a quattro zampe, è sempre doloroso, tanto che molti padroni faticano ad accettare il lutto. Troppo grande l’amore che ci hanno donato per essere elaborato in poco tempo. L’arco di vita di un cane (ma anche di un gatto) è, per natura, più breve di quello di un uomo e, purtroppo, la sua morte diventa qualcosa con cui confrontarsi. Un dolore che finisce per riflettersi non solo su noi stessi, ma anche sugli altri animali di casa, che hanno condiviso, tra le mura domestiche, la sua vita. Del resto, secondo uno studio del Dipartimento delle Scienze Animali dell’Università delle Hawaii (Stati Uniti), il 30% dei padroni soffre per più di 6 mesi davanti alla perdita del proprio pet, mentre per un 12% rappresenta un fatto addirittura traumatico.

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