“Fatta la legge, trovato l’inganno” è il leitmotiv che scandisce le giornate tra la fine della Fase 1 e l’inizio, ipotetico, di quella 2. L’acceso dibattito, durato più di 72 ore, sul termine “congiunto” sembra un fuoco fatuo se paragonato alla personale interpretazione che gli italiani hanno fatto dell’elenco di attività concesse dal governo da lunedì 4 maggio in poi.
A Cremona la titolare di un negozio per cani chic ha chiesto, tramite una mail ripresa dalla stampa locale, al prefetto Alessandra Barone l’immediata riapertura della sua attività e delle altre che si occupano della toelettatura dei 52mila cani registrati all’anagrafe canina della città. La donna, nella sua richiesta, fa intendere che la sua attività sia fondamentale per arginare un’emergenza fino ad oggi trascurata.

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