La notizia dei cani cecoslovacchi che hanno ucciso un’anziana donna a Grugliasco (Torino) ha suscitato scandalo e preoccupazione. Il cane, si sa, è «il miglior amico dell’uomo» e tale deve sempre rimanere, non è ammesso che si comporti male, come, invece, fanno molti esseri umani. L’attenzione si è rivolta alla razza, cane lupo cecoslovacco, dove la parola lupo certo fa impressione, anche se alcuni decenni fa si chiamavano tranquillamente «cani lupo» i pastori tedeschi. È vero però che all’origine c’è un lupo o una lupa dei Carpazi, che nel 1955 venne fatto accoppiare con un/a pastore tedesco. Nel 1982 il Cane Lupo Cecoslovacco fu riconosciuto ufficialmente come razza, appartenente al gruppo dei bovari.
Che cosa sia successo a Grugliasco di preciso non si sa, la donna deceduta non era la padrona, ma gli animali la conoscevano; i cani erano cinque, qualcuno dunque parla di «branco», con tutte le correlate accezioni negative, anche se i migliori etologi, come Marc Bekoff, non usano più questo termine e preferiscono invece dire famiglia, che in questo caso è proprio giusto, dato che si trattava di padre, madre e tre figli giovani.

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