Si incontrano ogni mattina. Puntuali alle 7 quando Giacomo monta il suo banco del pesce sul Lungocanale di Viareggio. E lì arriva Pietro, un gabbiano che ha perso una zampa. Il comportamento del pescatore ha salvato il volatile da morte certa: Giacomo Castiglia, 69 anni, racconta alla Nazione di come lo ha trovato «per terra attorcigliato ad una rete da canna da pesca, ingabbiato nel nylon, sanguinante, con l’amo in bocca e una gambetta ormai compromessa».

E da quel giorno il pescatore l’ha adottato e gli lascia ogni giorno un po’ di pescato assieme agli altri colleghi: triglie, sugarelli, sardine.

Una storia che ricorda quella di Ettore, il gatto dei pescatori, a cui è dedicata una statua sul Molo di Viareggio. Storie di uomini e animali, legati per la passione per il pesce che condividono così come si fa con i buoni amici.

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