Gli animali domestici sono stati utilizzati per il controllo coercitivo durante gli abusi e le violenze perpetrate sui loro proprietari durante la pandemia. Questo inquietante risultato emerge da uno studio, pubblicato sulla rivista PsyArXiv, condotto dagli scienziati dell’Università della Scozia occidentale (Uws), che hanno valutato le richieste di aiuto rivolte alle linee di assistenza per abusi domestici. Stando a quanto emerge dall’indagine, gli animali delle vittime sono stati feriti direttamente e sono stati oggetto di minacce.

Il team, guidato da Roxanne Hawkins, ha esaminato le linee di assistenza per abusi domestici, documentando il comportamento degli aggressori nei confronti degli animali degli oppressi. «Il nostro studio – afferma Hawkins – ha mostrato l’impatto della pandemia sulle vittime di abusi domestici. Abbiamo scoperto che gli animali sono stati oggetto di coercizione, utilizzati come mezzi per esercitare il controllo sui loro padroni».

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