Abbandonare un cane non significa solo sbarazzersene ma anche tenerlo in un appartamento angusto, senza luce e sporco. Lo stabilisce una sentenza della Cassazione, diffusa dallo Studio Cataldi, che si è occupata della vicenda di sette cani, di cui alcuni cuccioli (razze Husky e Samoiedo), tenuti in una casa di soli 40 metri quadri, senza luce naturale e in condizioni igieniche precarie.

Si configura il reato di abbandono anche se venivano portati a passeggio regoralmente e non erano malnutriti perché quello che conta sono “i patimenti” subiti.

 

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