Non possiamo rispondere a questa domanda parlando in termini assoluti, ma la musica ha sugli animali gli stessi effetti che può avere sugli umani: può rilassare, distrarre, lenire e anche infastidire. Diversi studi scientifici hanno affrontato l’argomento, con scoperte sorprendenti.

Questione d’orecchio
Partiamo dal presupposto che, sebbene le strategie di percezione siano differenti, la funzione sensoriale della percezione del suono è presente in larga parte delle specie animali, dagli insetti ai mammiferi. Fra i più dotati in termini di orecchio ci sono i pipistrelli, gli elefanti, i delfini, i gufi e persino le tarme. I cani rilevano onde sonore fino a 40 mila Hertz, mentre l’orecchio umano non raggiunge i 20 mila, abbassandosi con l’età a 12 mila. Nei gatti le orecchie possono ruotare di 180 gradi e funzionare come dei radar. I topi possono sentire suoni da 76 a 200 Hertz ma emettono ultrasuoni sopra i 20 mila per comunicare tra di loro.

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