Che li abbiamo visti sul grande schermo del cinema o sul piccolo monitor, magari in bianco e nero, che entrino prepotentemente nei nostri occhi con i moderni sistemi tridimensionali, gli animali «attori» sono spesso più apprezzati dei grandi nomi a due zampe e soprattutto la loro fama dura molto di più nel tempo.

Per molti anni (e oggi in altra forma) agli animali attori, cani, gatti, equini, è stato assegnato uno speciale premio Oscar per la miglior recitazione, sia come attori principali che come non protagonisti. Si chiamava Patsy Award (Picture Animal Top Star of the Year) e fu ideato dall’ufficio di Hollywood dell’American Humane Association nel 1939 per onorare gli animali artisti, dopo che un cavallo fu ucciso in un incidente, durante la ripresa del film con Tyrone Power, Jesse James.
Il primo destinatario di un Patsy è stato Francis, il mulo parlante che ricevette l’onorificenza nel 1951 durante una una cerimonia ospitata da Ronald Reagan al Carthay Circle Theatre di Hollywood. Il premio successivo copriva sia la pellicola cinematografica che la televisione ed fu suddiviso in quattro categorie: cane, equino, selvaggio e speciale, categoria che comprendeva qualunque animale. È così che Arnold Ziffel, un simpatico maiale della serie TV Green Acres vince il premio due volte, mentre il suo addestratore Frank Inn diventa famoso per il personaggio di Orangey che vince la medaglia nel 1961 dopo avere recitato tra le braccia di una splendida Katherine Hepburn, in Colazione da Tiffany.

vai a Il Giornale

Lascia un commento