Guardando le foto di Clarissa di oggi, nella sua casa di Merano, sempre accanto al suo Tristan, è impossibile da credere. Eppure questo bellissimo esemplare di pastore maremmano ha vissuto l’inferno: maltrattato, malmenato, abbandonato in pieno agosto nel provincia di Roma con un cappio di fil di ferro intorno al collo.

Era una torrida mattina dell’agosto 2018 quando una volontaria l’ha avvistata «vicino a una strada ad alto scorrimento mentre, quasi agonizzante, cercava di trascinarsi con le sue ultime forze in un luogo tranquillo, forse in attesa di una morte liberatoria», racconta Giovanna Riccardelli dell’Enpa dei Castelli Romani. «Aveva un laccio di fil di ferro stretto intorno al collo, a mo’ di cappio, da così tanto tempo che era entrato nella sua carne: qualcuno aveva provato ad impiccarla, forse per punirla perché incapace di badare al gregge, o chissà, magari solo per un gioco sadico».

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